. Legge Territorio e Paesaggio: testo con luci e ombre

È un testo con luci e ombre quello sul quale è stato appena raggiunto un accordo in Giunta provinciale. Secondo la CNA-SHV la nuova legge provinciale “Territorio e paesaggio” presenta aspetti positivi ma anche lati negativi da correggere durante l’iter di approvazione.

Tra i lati positivi c’è il fatto che “si tratta di una legge quadro che unifica Urbanistica e Paesaggio – spiega Claudio Corrarati, presidente regionale di CNA-SHV -, sostituendo l'attuale Legge 13/97 che nel corso del tempo è diventata un misto di norme generali e di dettaglio, ormai finalizzata ad inseguire la soluzione di singoli problemi piuttosto che prevenirli entro una visione unitaria e coerente di sviluppo del territorio”.

Con la trasformazione delle zone residenziali in “zone residenziali miste” viene finalmente dato seguito ad una istanza che la CNA di Bolzano porta avanti da decenni. Infatti le zone miste potranno ospitare, assieme alla residenza, anche le attività artigianali non inquinanti di servizio ai cittadini.

È da valutare positivamente – secondo la CNA-SHV  - il mantenimento della possibilità di espropriare immobili nelle zone produttive ed assegnarli ad imprese mediante procedure ad evidenza pubblica. Diversamente le piccole imprese avrebbero ridotte possibilità di acquisire aree, in quanto economicamente meno attrezzate rispetto alle medie e grandi imprese.  Con la nuova legge dovrebbe esservi maggior chiarezza in merito ai titoli abilitativi, che vengono ad essere 4: interventi liberi, CILA (ex asseverazione), SCIA (ex DIA) e permesso di costruire (ex concessione edilizia), che verranno elencati in apposite tabelle allegate alla legge.

Parallelamente il disegno di legge presenta aspetti critici che la CNA-SHV evidenzia. “Il nuovo testo di legge, come attualmente formulato – prosegue il presidente Corrarati -  prevede l'emanazione da parte della Provincia, in alcuni casi d'intesa coi Comuni, di una trentina di regolamenti attuativi per i quali non è stabilito un termine temporale per l’entrata in vigore. È quindi facilmente prevedibile che il pieno funzionamento della legge sarà notevolmente ritardato e condizionato dalla tempistica e dai contenuti di tali regolamenti”.

Nel nuovo testo, inoltre, non viene prestata sufficiente attenzione alla profonda diversità tra lo sviluppo urbanistico delle zone a prevalente territorialità rurale e/o turistica e quello delle aree cittadine a forte densificazione urbanistica, quindi sostanzialmente sature, dove si può intervenire quasi esclusivamente attraverso operazioni di riqualificazione dell'esistente.

“Nel testo attuale – rimarca l’architetto Gianni Sarti, urbanista di CNA-SHV - rimane del tutto irrisolta la problematica degli imprenditori che, avendo cessato la propria attività, non avrebbero più titolo per abitare l’alloggio sito in zona produttiva, e devono quindi venderlo unitamente all’immobile aziendale, cosa tutt’altro che facile in periodi di crisi economica.  Pertanto proponiamo nuovamente la soluzione già prospettata, che salvaguarda il legame tra attività produttiva ed abitazione, vale a dire consentire la vendita o l’affitto dell’alloggio separatamente da quella dei locali produttivi, a condizione che l’alloggio venga ceduto/locato ad  altra azienda avente sede in provincia di Bolzano.  In tal modo verrebbe risolta anche l’esigenza dell’uso foresteria, che rimane un’altra necessità insoddisfatta delle aziende, in particolare quelle del settore edilizia ed impianti”.

La nuova legge, nell'attuale formulazione, non fa cenno a vincoli e sanzioni relative alla cessione di immobili ad uso produttivo da un’azienda ad un’altra. “Si presume – sottolinea la CNA-SHV - che l’abolizione di fatto dei contributi provinciali abbia reso anacronistica tale disciplina.  Si auspica comunque che, anche per le situazioni in essere, sottoposte al regime vincolistico ventennale, venga esplicitamente riconosciuto che l’andamento dell’economia e l’evoluzione nella struttura organizzativa delle imprese sono ormai talmente soggetti a crisi e dinamiche a volte imprevedibili, che il fatto di mantenerne forzosamente bloccate le proprietà e la forma sociale diventa un grave ostacolo al dinamismo delle aziende e alla loro capacità di adeguarsi e se possibile prevenire le continue trasformazioni del mercato”.  

CNA-SHV auspica un ulteriore attento riesame del disegno di legge nella prevista fase di raccolta dei pareri istituzionali, oltre che durante la discussione in Consiglio provinciale, affinché vengano recepite le proposte formulate.

In breve:

Aspetti positivi

Legge quadro che unifica Urbanistica e Paesaggio

Le zone miste potranno ospitare residenza e artigianato di servizio

Esproprio degli immobili nelle zone produttive per assegnarli alle imprese con evidenza pubblica

Chiarezza sui titoli abilitativi: interventi liberi, CILA (ex asseverazione), SCIA (ex DIA) e permesso a costruire

 

Aspetti critici

Sono previsti oltre 30 regolamenti attuativi che rallenteranno il pieno funzionamento della legge

Scarsa attenzione alla diversità dello sviluppo urbanistico delle zone rurali o turistiche e delle aree cittadine

Irrisolta la problematica degli imprenditori che hanno cessato l’attività e devono vendere l’alloggio con l’azienda

Manca un esplicita rivisitazione del regime vincolistico ventennale per gli immobili soggetti a contributo

 

 

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