. Corrarati: “Klimahouse, necessità e occasione di responsabilità”

“La Fiera Klimahouse è diventata una necessità e un’occasione di responsabilità”. Lo ha affermato Claudio Corrarati, presidente regionale di CNA-SHV, intervenendo stamane all’inaugurazione della Klimahouse 2018 nei padiglioni di Fiera Bolzano.

“Siamo entrati nel secondo decennio della Fiera Klimahouse – ha detto Corrarati – e quel che prima era un’opportunità per le imprese e una nicchia di mercato, oggi è diventata una necessità perché è indispensabile intervenire sugli edifici vetusti e sui mezzi inquinanti. Ma è anche occasione di responsabilità per consegnare alle future generazioni un ambiente sano e un territorio gestito in maniera sostenibile”.

Secondo il presidente dell’Unione Artigiani “proprio il settore che era maggiormente in difficoltà negli anni della crisi, ovvero l’edilizia, oggi è quello che ha le maggiori opportunità di crescita e di creazione di posti di lavoro. Solo in Alto Adige ci sono 150.000 unità abitative da risanare, che in Italia diventano milioni di immobili. Ci sono meno aziende di quante ne servirebbero per far fronte al potenziale mercato e tutte necessitano di personale qualificato e specializzato a tutti i livelli. Si calcola che, su 10 assunzioni, ben 6 orbitino nell’ambito della green economy, un settore in cui i giovani possono intraprendere un percorso scolastico prima e professionale poi. Fondamentale è che la politica renda strutturali gli incentivi e gli sgravi fiscali per le ristrutturazioni e i risanamenti energetici, anziché fermarsi a spot elettorali rinnovati di anno in anno”.

CNA, nel contesto della Klimahouse 2018, organizza sabato 27 gennaio, alle ore 15.15 nella sala Tribulaun, il convegno “Ecosostenibilità nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi edili” con relatori di spessore nazionale. “Un approfondimento legato proprio all’impegno di responsabilità che la nostra generazione deve assumersi adesso anche nelle ristrutturazioni – spiega Corrarati – affinché vengano utilizzati materiali di facile smaltimento, verificandone anche il ciclo di vita, per consegnare ai nostri figli e nipoti immobili risanati ma non con materiali di difficile smaltimento come ad esempio l’amianto, del quale si è fatto ampio uso negli anni ’60 e ’70 e per il quale paghiamo oggi le conseguenze”.

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