CNA Professioni
CNA Professioni è l’articolazione del sistema CNA di rappresentanza complessiva delle Associazioni Professionali affiliate e dei professionisti associati. Nasce nel 2012, ed è una associazione professionale di secondo livello alla quale sono affiliate numerose Associazioni professionali.
Vuole tutelare gli interessi dei professionisti, in particolare i “non ordinisti”, ossia quelli che non fanno parte di ordini o collegi e che rientrano nel campo di definizione della Legge 4 del 2013.
Ad oggi il sistema Cna rappresenta 36 associazioni nazionali ed oltre 45 mila singoli professionisti. Tra questi vi sono numerose e diverse categorie professionali, dai naturopati ai tributaristi, dai periti in infortunistica stradale ai chinesiologi, cuochi, educatori cinofili.
Struttura Organizzativa
SEDE NAZIONALE CNA
Piazza M. Armellini 9/A 00162 Roma
PRESIDENTE Giorgio Berloffa
COORDINATRICE Cristiana Alderighi
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Andreina Cola
Tel. 06/44188343
Fax 06/44188465
E-mail: professioni@cna.it
Articolazione e presenza sul territorio.
Oltre all’azione di politiche nazionali Cna è sul territorio, vicina alle esigenze di imprenditori e professionisti con una presenza capillare sia nelle grandi città come nei piccoli comuni attraverso un’organizzazione strutturata e diffusa che fornisce ai propri associati assistenza, informazioni e soluzioni innovative.
Il sistema CNA, infatti, si articola su tre livelli confederali: CNA Territoriali, CNA Regionali e CNA Nazionale.
Più di 8.500 collaboratori operanti nelle oltre 1.100 sedi della Confederazione (dati al 31.12.2016) che non offrono soltanto servizi, consulenze e informazioni, ma che hanno la credibilità, la professionalità e la forza di sentirsi compartecipi e coprotagonisti del successo della piccola impresa, dei professionisti e dello sviluppo di un comparto che, da solo, continua a creare occupazione e nuove attività.
Presenze in Enti, Organismi e Istituti.
Il 21 giugno 2017 il Presidente Cna Professioni, Giorgio Berloffa, è stato confermato Presidente della Commissione UNI dedicata alle “Attività professionali non regolamentate”. La Commissione, che opera dal maggio del 2011, svolge un’attività rilevante sotto molti aspetti. Dopo l’emanazione della legge 4/2013 sulle “professioni non organizzate”, le norme UNI acquisiscono infatti una importanza significativa nel quadro della definizione dei requisiti di quelle figure professionali non riconducibili ad Albi, Ordini e Collegi.
Rappresentanza. Azioni e risultati.
Il primo passo nelle politiche portate avanti da Cna Professioni è stato quello di tutelare i professionisti non appartenenti ad ordini o collegi sostenendo con forza proprio la nascita della legge 4 del 2013.
L’insieme di queste attività professionali, anche molto differenziate le une dalle altre, avevano in comune infatti alcuni tratti: la mancanza di un contesto privo di garanzie per il consumatore, la netta separazione e distinzione rispetto alle professioni ordinistiche e una mancanza di diritti e tutele, spesso dovute alla mancanza di conoscenza e di presa di coscienza da parte del legislatore della loro importanza sociale ed economica.
La legge 4/2013 è intervenuta in questo vuoto normativo disciplinando , secondo forme di regolazione volontaria e attraverso gli standard della certificazione di qualità, la qualificazione delle competenze dei professionisti che esercitano professioni non organizzate in albi o collegi.
CNA nel 2015 ha dato vita al primo Osservatorio dedicato alle professioni non ordinistiche, ovvero professioni non organizzate in ordini o collegi, di cui alla Legge 14 gennaio 2013, n.4. L’intento era quello di creare uno strumento conoscitivo dedicato a questa parte del mercato del lavoro che, anche se in forte espansione negli ultimi anni, appariva ancora poco conosciuta agli occhi dei più, al fine di restituire chiarezza interpretativa ad un universo sino ad oggi rimasto sottostimato nel sistema paese e solo parzialmente noto. La nostra convinzione che un monitoraggio di questo diversificato universo delle professioni fosse strategico al fine di accrescere e diffondere una conoscenza puntuale del fenomeno si è dimostrata vincente, ed il fatto che oggi il mondo delle professioni abbia un posto di primo piano nell’agenda politica ne è la prova.
Negli ultimi due anni il Legislatore ha posto in essere un numero significativo di misure volte a favorire e sostenere l’attività dei professionisti non ordinistici.
Con la creazione dell’Osservatorio, CNA si proponeva, oltre che porre l’attenzione della politica nazionale sulla complessa realtà rappresentata dalle professioni non ordinistiche, di dare sostanza e valore alle richieste, necessità e proposte per questa parte di lavoratori. A tale scopo nel 2015 e 2016 CNA Professioni ha formulato una piattaforma di proposte in tema di fisco, accesso ai finanziamenti nazionali/europei, previdenza e welfare in grado di incidere significativamente sull’attività di questa tipologia di professionisti.
I principali risultati raggiunti.
Legge di Stabilità 2016. Revisione regime dei minimi; voucher baby sitting in via sperimentale; professionisti assimilati a “imprese” e quindi in grado di poter accedere ai fondi EU.
Recepimento Direttiva 2013/55/UE. A marzo 2016, l'Italia ha garantito il recepimento completo di detta direttiva e figura tra i 17 paesi che hanno presentato il Piano nazionale definitivo di riforma delle professioni - PNRP. Nel documento, per la prima volta, si fa riferimento esplicito alle professioni di cui alla citata legge 14 gennaio 2013, n.4. Cna Professioni ha portato avanti il rapporto di collaborazione con l’Ufficio Cittadinanza europea della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il supporto della definizione e schedatura delle professioni di cui alla Legge 4/2013 in vista del recepimento della Direttiva.
Legge di Bilancio 2017. Oltre alla conferma dei voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting alle madri lavoratrici autonome, i professionisti iscritti alla gestione separata INPS hanno ottenuto un grande successo: la riduzione dell’aliquota contributiva al 25% a decorrere dall’anno 2017. Questo intervento realizza un passaggio per noi fondamentale. Con esso, infatti, si supera l’erronea assimilazione dei professionisti iscritti alla predetta gestione ai lavoratori parasubordinati, nonché degli oneri contributivi che da tale assimilazione ne derivavano.
Legge81/2017. Definita “il Jobs Act delle professioni”, proprio perché introduce disposizioni in materia di lavoro autonomo con l’obiettivo di costruire per tali lavoratori, un sistema di diritti e di welfare moderno, capace di sostenere il loro presente e di tutelare il loro futuro. Qui ritroviamo molte delle richieste avanzate da CNA Professioni.