. CNA Comunicazione incontra il Sottosegretario all’Editoria Martella

Una convenzione, garantita dallo Stato, con Poste Italiane o altro spedizioniere, per una tariffa agevolata riservata ai piccoli editori e la concessione agli editori di crediti d’imposta per il rimborso dei costi di partecipazione a fiere e saloni: sono queste le principali proposte avanzate da CNA Comunicazione al Sottosegretario Martella nel corso di un incontro nel corso del quale all’On. Martella sono state rappresentate le richieste e le esigenze dei piccoli editori.

L’industria editoriale negli ultimi anni si è confermata come la prima industria culturale del nostro paese. Superata la crisi del periodo 2012 – 2014, nel 2015 il settore è tornato a crescere, seppur in modo non particolarmente significativo, consolidando il trend positivo negli ultimi 3 anni.

Nel 2018 il mercato del libro, compresi l’usato e gli ebook, ha fatturato circa 3,2 miliardi di euro, una cifra che supera, anche se di poco, quanto gli italiani spendono per l’abbonamento alla pay tv (3 miliardi). Cresce anche il numero delle case editrici in attività (poco meno di 5.000), il numero di titoli pubblicati e la vendita dei diritti all’estero. I prezzi dei libri continuano però ad essere inferiori, di almeno 2 euro, ai valori del 2010 ed in Italia si registra un indice di lettura più basso rispetto a quello degli altri paesi europei, specialmente nelle fasce d’età più giovani della popolazione. In questo senso CNA Comunicazione ha particolarmente apprezzato l’inserimento nella manovra di una norma, voluta proprio dall’On. Martella, che riconosce alle scuole un contributo dell'80% per gli abbonamenti a giornali, periodici e riviste.

La particolarità della situazione impone pertanto l’implementazione di una serie di interventi a favore della piccola editoria che consenta a questo piccolo, ma vitale comparto produttivo di poter continuare a svolgere quella importante azione culturale ed educativa sul territorio che ha preservato la cultura di questo paese e che, se adeguatamente promossa ed incentivata, potrebbe costituire uno stimolo di non poco conto per i grandi editori, oggi troppo spesso propensi ad acquistare opere e diritti dall’estero, nel valorizzare maggiormente  la nostra piccola industria editoriale.

Tra le altre proposte avanzate nel corso dell’incontro quella di una tassazione fissa al 15%, per tutte le partite iva editoriali, comprese le società, con reddito fino a 65.000,00 euro, la revisione della legge per il recupero IVA sulla carta acquistata direttamente dall’editore e poi data allo stampatore per consentire anche per i piccoli editori un recupero totale (e non una semplice detrazione) dell’imposta pagata sulla carta da stampa ed una maggiore tutela della figura dell’editore tramite l’identificazione di tutti i prodotti editoriali attraverso il codice ISBN – ISSN.

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