. Distretti, Valenza in cima per export
L'analisi dei dati di Intesa Sanpaolo mostrano il polo orafo piemontese primo in Italia con +32,2%. Bene anche Arezzo (+7%) e Vicenza (+2,7%)
Terzo trimestre positivo per l’oreficeria italiana. In particolare, per quella di Valenza che si colloca al primo posto della classifica generale dei su tutti i distretti considerati in termini di crescita in valore dell’export. Le esportazioni sono infatti aumentate di 129 milioni di euro nel periodo luglio-settembre, rispetto al corrispondente periodo del 2016, grazie al balzo dei flussi verso la Svizzera, Hong Kong e gli Stati Uniti, riconducibile principalmente all’avvio della produzione nel nuovo stabilimento Bulgari.
Il settore orafo a livello nazionale ha registrato una buona crescita delle esportazioni (+13,3%) che si è tradotta in un’evoluzione positiva anche dell’indice di fatturato e produzione. Più nello specifico, il terzo trimestre dell’anno ha visto un significativo miglioramento dell’evoluzione dei distretti orafi italiani nonostante un contesto internazionale di domanda di oro relativamente debole: Arezzo registra un +7% e Vicenza un +2,7%.
Partendo dalla ‘capolista’, il terzo trimestre 2017 viene definito “superlativo” per l’export con un +32,2% tendenziale. Il contributo maggiore al raggiungimento di questo risultato è giunto dall’aumento delle esportazioni verso la Svizzera; a seguire Hong Kong e Stati Uniti. Solo in lieve aumento le export verso Germania e Francia. Questo risultato è in gran parte riconducibile all’avvio nel 2017 della produzione nello stabilimento “Manifattura Bulgari” a Valenza, completato ad ottobre 2017 in soli 18 mesi, su un’area di 15.000 mq, per il quale l’azienda ha previsto ulteriori 300 assunzioni entro il 2020.
La generica crescita delle esportazioni verso la Svizzera nel terzo trimestre 2017 (+23,2% tendenziale, pari a 68 milioni di euro) è attribuibile quasi completamente al distretto Orafo di Valenza (+74 milioni di euro). Anche l’export verso Hong Kong (raddoppiate nel terzo trimestre 2017 rispetto al terzo trimestre 2016 e cresciute in valore di 43 milioni di euro) devono il trend positivo principalmente all’Oreficeria di Valenza (+33 milioni di euro). Verso la Spagna il distretto cresce di 2 milioni di euro e verso il Regno Unito di 5 milioni. Dei 19 milioni di euro volati verso dal Piemonte gli Usa, 13 sono attribuibili all’Oreficeria di Valenza.
Passando al distretto orafo di Arezzo, per la Toscana si confermano centrali le specializzazioni del comparto moda tra i quali figura il gioiello aretino (+93 milioni; +7,0%). La crescita dell’export verso Hong Kong (+100 milioni; +17,7%) è il risultato di diversi distretti, in particolare l’Oreficeria di Arezzo (+26,4%). Mentre la domanda mondiale di gioielleria in oro è cresciuta del 4% nel corso del 2017, il distretto Orafo di Arezzo è riuscito a incrementare le esportazioni del 7% grazie anche ai risultati del terzo trimestre che, con un tasso di crescita dell’11%, hanno accelerato l’evoluzione dei primi due trimestri (che si erano attestati attorno al 5%).
Dal punto di vista dei mercati di riferimento è significativa l’inversione di tendenza registrata nelle esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti, primo Paese di destinazione dell’export del distretto che dopo il calo del 2016 e dei primi due trimestri del 2017, realizza vendite nel trimestre superiori di oltre 20 milioni al corrispondente periodo 2016 e riporta l’andamento sostanzialmente in linea all’anno precedente.
Queste difficoltà sono legate principalmente all’applicazione di una nuova tassazione che condiziona le modalità di esportazione verso Dubai, con restrizioni nelle procedure di rimborso IVA e comportamenti difformi delle Autorità locali nella gestione dei carnet Ata (documenti doganali internazionali per l’importazione temporanea di merci come campioni commerciali, merci destinate all’esposizione presso fiere, materiale professionale per esecuzione di lavori all’estero, ecc.). Le maggiori complessità nell’operatività con questo Paese hanno in realtà orientato le esportazioni verso altri mercati dell’area come Libano (+78,7%) e Turchia (28,7%). Positivo anche l’andamento delle vendite verso i mercati europei come Spagna (+ 9,4%) e Germania (+8,0%)”.
Nel Triveneto, positivi gli incrementi dei distretti del sistema moda, che confermano nei primi 9 mesi dell’anno la ripresa con crescita a doppia cifra delle esportazioni verso Cina, Polonia, Messico e Russia: quarta per rilevanza in valore l’Oreficeria di Vicenza (+2,7%). Per il distretto veneto, il 2017 si prospetta nettamente migliore rispetto all’anno precedente: il terzo trimestre segna infatti un rialzo positivo di +5,6% (per la seconda volta nell’anno), pari a +17,1 milioni di euro di esportazioni.
Il risultato appare ancor più significativo se si considera il generale contesto della domanda mondiale in oro che risente nel terzo trimestre del calo da parte del mercato indiano, in seguito cambiamenti di regolamentazione e di trattamento fiscale dell’oro, e del mercato inglese per la Brexit. In questo contesto nei primi 9 mesi dell’anno il distretto vicentino, che ha raggiunto i 999,3 milioni di euro, ha colto segnali di recupero che arrivano da alcuni mercati come la Turchia e gli Stati Uniti: è cresciuto negli Stati Uniti (+27,9 milioni di euro), in Turchia (+10,5 milioni di euro), in Thailandia (+5,4 milioni di euro), in Germania (+4,1 milioni di euro) e in India (+2,9 milioni di euro).